TERAPIE E NUOVI FARMACI

Aggiornamenti dalla letteratura, casi clinici, trials

Nel corso dell’ultima decade sono stati fatti importanti progressi nella conoscenza della patogenesi molecolare della leucemia mieloide acuta (AML), ma solo negli ultimi anni vi è stata una vera e propria rivoluzione terapeutica con la registrazione da parte di FDA di nuovi farmaci, alcuni dei quali già registrati da EMA, altri in corso di valutazione. Diversi dei nuovi agenti hanno le caratteristiche della “targeted therapy”, vale a dire sono diretti verso specifiche mutazioni identificate nel paziente alla diagnosi o alla recidiva. Alcuni di essi sono al momento utilizzati come “single agent”, altri in combinazione a chemioterapia e numerosi trials sono in corso con ulteriori nuovi agenti, inclusi anticorpi monoclonali e altre forme di immunoterapia. La sperimentazione clinica nella AML è prevalentemente rivolta ai pazienti ad alto rischio alla diagnosi per caratteristiche citogenetiche e molecolari sfavorevoli, ai pazienti anziani non eligibili a chemioterapia convenzionale e infine ai pazienti con malattia recidivata o refrattaria, indipendentemente dall’età.  Questa categoria rappresenta il target ideale per la valutazione di tossicità ed efficacia di nuove strategie terapeutiche.  

In evidenza

ARTICOLO
Oltre il 3+7: nuove prospettive terapeutiche nel trattamento della leucemia mieloide acuta

Caterina Alati | 09 ottobre 2025
Sin dagli anni ‘80, il trattamento di induzione standard per i pazienti affetti da leucemia mieloide acuta (AML) di nuova diagnosi (ND) eleggibili a chemioterapia intensiva (IC) è stato il cosiddetto schema di chemioterapia “3+7”. Nonostante i tassi di remissione ottenibili siano pari al 60–70%, la possibilità di cura a lungo termine, a causa del rischio di recidiva, risulta essere pari al 40–65%. L’identificazione di bersagli molecolari ha portato all’integrazione di terapie target, con l’obiettivo di migliorare la profondità della risposta e ridurre il rischio di recidiva, personalizzando il programma terapeutico in relazione alle caratteristiche cliniche del paziente, al rischio della malattia e al profilo citogenetico e mutazionale.

NOTIZIA FLASH - TOPIC SPECIFICI
Gilteritinib nelle leucemie mieloidi acute FLT3-mutate: l’esperienza italiana real world

Debora Capelli | 08 ottobre 2025
L’analisi di real life italiana (1) analizza la sopravvivenza globale (OS) come primary endpoint e la risposta globale alla terapia come secondary endpoint in 205 pazienti arruolati in 27 centri italiani dal 2018 all’ottobre del 2024, di cui 148 ricevono gilteritinib in prima recidiva e 57 dopo altri trattamenti (fludarabina-citarabina-idarubicina [FLAI], mitoxantrone-etoposide-citarabina [MEC], agenti ipometilanti-venetoclax [HMA-Ven]).

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La terapia di mantenimento nella leucemia mieloide acuta

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Glasdegib

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