Valore del monitoraggio della malattia residua minima misurabile nei pazienti con leucemia acuta promielocitica nell'era della terapia di prima linea chemo-free
Nonostante la terapia per la leucemia promielocitica acuta (APL) sia estremamente efficace, le tecniche di monitoraggio della malattia residua misurabile (MRD) non sono del tutto standardizzate. Gli autori hanno valutato il valore del monitoraggio MRD mediante RT-qPCR in 223 pazienti con APL trattati con ATRA e triossido di arsenico ± gemtuzumab ozogamicina.
La MRD è stata misurata mediante RT-qPCR per PML-RARA ogni 3 mesi e a 12, 18 e 24 mesi dopo la terapia. Solo 8 pazienti sono risultati MRD positivi a bassa carica durante il consolidamento o al termine della terapia, ma la MRD si è poi negativizzata in tutti senza recidiva. Sette pazienti hanno avuto una recidiva, di cui 2 su 161 a rischio standard (1,2%) e 5 su 62 ad alto rischio (8%). Il tempo alla recidiva è stato di 7,9–12,4 mesi in 6 pazienti. Un solo paziente, a rischio standard, ha presentato una recidiva tardiva, dopo 79,5 mesi. Nei 5 pazienti ad alto rischio, la recidiva molecolare ha preceduto la recidiva ematologica di 3,7 settimane (range 2,1–4,1). Questi dati dimostrano che il monitoraggio della MRD può essere utile per l'individuazione della recidiva nei pazienti trattati con regime chemo-free entro 12 mesi dal completamento della terapia.
Poiché la recidiva molecolare tardiva è rara, il monitoraggio della MRD molecolare oltre i 12 mesi in pazienti trattati con regime chemo-free non sembrerebbe consigliato, in base ai dati riportati dagli autori.